Nuove sfide all’orizzonte.

L’exit rispetto alla crisi Covid-19 che il mondo intero sta vivendo sembra ancora lontana e questa emergenza pone nuove sfide da affrontare. I lavoratori, che oggi chiamiamo smartworkers, cercano di reagire a questa pandemia e all’incertezza dei tempi in cui siamo costretti a ripensare ai modelli lavorativi e allo stile di vita che è definitivamente cambiato.

Durante la crisi pandemica le aziende e i lavoratori si sono muniti dei nuovi strumenti che facilitano la comunicazione interna, piuttosto gli eventi virtuali che hanno visto un vero e proprio boom nel 2020. Saper organizzare gli eventi virtuali può risultare semplice, ma non è così. Non basta avere account social e andare online, serve una vera e propria organizzazione capace di incuriosire il pubblico e trasmettere i valori dell’azienda.


Una delle categorie che ha tratto maggiori vantaggi durante la crisi pandemica è quella degli enti benefici: nei primi mesi del 2020 il pubblico ha accolto con favore l’opportunità di aiutare in maniera concreta le varie associazioni che rendevano servizio alla cittadinanza più vulnerabile.

Ma oggi, dopo un anno, gli utenti sono interessati a conoscere nuovi modi per essere coinvolti, bisogna reinventarsi e comunicare valori e messaggi che siano aderenti alla realtà che stiamo vivendo. La crisi, oltre il lavoro, ha rimesso in discussione la vita, le ambizioni, i progetti e più in generale i percorsi personali. Gli utenti nel 2021 vivono una specie di disincanto verso i progetti sicché le interazioni diventano ancora più difficili.


Mappare nuove rotte.

Una recente ricerca di Donor Pulse di Enthuse, piattaforma di raccolta fondi, ha evidenziato che circa la metà del pubblico americano (47%) prenderebbe in considerazione la possibilità di partecipare a eventi virtuali per raccogliere fondi di beneficenza. Questo dato è molto rilevante considerando che i due terzi della Gen Z (18-24 anni) e metà dei millennial (25-39 anni) affermano di essere interessati a nuove sfide che siano soprattutto coinvolgenti.

Il dato interessante è proprio il desiderio dei giovani a partecipare a progetti che hanno come obiettivo la beneficenza: essere coinvolti in esperienze di eventi virtuali immersivi e prendere parte ad una grande maratona per aiutare gli altri. Questo desiderio narcisistico, ma funzionale, ha a che fare con la volontà dei giovani di uscire da questo stallo e abbracciare di nuovo una sorta di normalità. Mappare questo desiderio è importante per far comprendere alle associazioni benefiche, piuttosto che alle aziende, ciò che desiderano davvero gli utenti.

Quale nuova frontiera per gli eventi virtuali?

Il desiderio degli utenti di sfidarsi in maratone di beneficenza e raccolte fondi individuali e di gruppo può essere una sfida anche per le aziende che così possono adottare piattaforme web per organizzare un evento online capace di essere sia funzionale rispetto alle comunità ma anche farsi conoscere ad una fetta di mercato non in target sino a ieri. Gli eventi virtuali lasciano una traccia, i dati in merito alle views e partecipazione sono consultabili e questo permette agli utenti di tracciare le loro partecipazioni, di condividere l’esperienza con altri utenti e infine di creare delle classifiche.

Gli eventi virtuali sono destinati a coprire un ruolo fondamentale nell’anno domini e piattaforme come Coderblock rappresentano una vera e propria innovazione per differenziarsi dagli altri.

Distinguersi dalla massa virtuale è il motto da tenere a mente per realizzare al meglio il tuo progetto e trasmettere in modo innovativo i valori della tua azienda. Per maggiori informazioni, contattaci.