Apple Intelligence: la versione Apple dell’Intelligenza Artificiale, sviluppata grazie ad un accordo con OpenAI, è stata annunciata durante la Worldwide Developers Conference.
L’azienda ha annunciato, durante l’annuale conferenza mondiale degli sviluppatori, la nuova piattaforma in casa Apple: Apple Intelligence. Riassumendo, Apple avrà un sistema di Intelligenza Artificiale integrato nei nuovi dispositivi. Un sistema gratuito, rispettoso della privacy e della sicurezza fornito da ChatGPT.
Tim Cook, da 13 anni a capo del colosso informatico, ha definito l’integrazione di Apple Intelligence nei dispositivi come un salto evolutivo. Apple sta innovando con un approccio unico: è evidente che ci stiamo dirigendo verso il paradigma dell’AI on-device.
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Apple Intelligence
Durante la Worldwide Developers Conference 2024, Apple annuncia a gran voce il nuovo prodotto di punta: Apple Intelligence. E noi lo notiamo subito, l’acronimo di Apple Intelligence poteva non essere AI?
Ma, cos’è Apple Intelligence? Un sistema di Intelligenza Artificiale Generativa che arriverà nel corso dell’anno e che, secondo quanto annunciato dalla società, sarà disponibile solo su iPhone 15 Pro, iPhone 15 Pro Max, e iPad e Mac con chip M1 e modelli successivi. Inizialmente, Siri e la lingua del dispositivo dovranno probabilmente essere impostate solo in inglese americano.
Nonostante venga accostato spesso al nome OpenAI, che tutti ormai conosciamo, l’azienda di Sam Altman non ha contribuito nello sviluppo di Apple Intelligence, ma ha fornito ChatGPT sotto forma di plugin integrato per supportare l’utente durante ricerche, scrittura di testi e generazione di immagini. Apple integrerà l’accesso a ChatGPT nei suoi sistemi operativi, compreso il suo assistente vocale Siri, e si baserà su ChatGPT-4. Gli utenti potranno accedervi gratuitamente senza dover creare un account, mentre gli abbonati potranno collegare i propri account e accedere alle funzioni a pagamento.
Apple ha deciso di comunicare chiaramente che il rilascio delle nuove le nuove funzionalità non seguirà un calendario preciso quindi: non ci resta che attendere con ansia i prossimi leak! 😉

Apple Intelligence: come funziona?
Apple Intelligence diventerà una componente del sistema operativo e utilizzerà il chip dei dispositivi senza, però, condividere informazioni personali in rete.
AI (Apple Intelligence) sarà in grado di interagire durante le attività, sia con interventi proattivi, ovvero interpretando la situazione in cui l’utente si trova, sia con applicazioni generative.
Di seguito una breve panoramica di tutte le applicazioni di Apple Intelligence.

Apple Intelligence: Writing Tools
Sarà possibile creare un collage o un video semplicemente descrivendo come si desidera che sia composto, e il vostro dispositivo lo realizzerà automaticamente. Naturalmente, tutte le operazioni tradizionali sui testi – come riassunti, trascrizioni e traduzioni – saranno disponibili all’interno delle app di produttività e comunicazione: grazie ai nuovi Writing Tools integrati nei futuri sistemi operativi di Apple, gli utenti potranno rielaborare, revisionare e sintetizzare un testo ovunque lo scriveranno, sia in Mail, Note, Pages che in altre app di terze parti. Inoltre, con la funzionalità Rewrite, l’Intelligenza Artificiale di Apple sarà in grado di riscrivere un testo modificandone il tono in base alla finalità.
Ci sarà anche la funzione Proofread, che controllerà la grammatica e la struttura di una frase. Inoltre, direttamente dalle app note e telefono, sarà possibile registrare, trascrivere e riassumere i contenuti audio, generando un riassunto dei punti principali.

Apple Intelligence: Genmoji e galleria
Per chi utilizza simboli e faccine in chat, Genmoji, la nuova applicazione di Intelligenza Artificiale Generativa, creerà nuove emoji partendo da una descrizione testuale. La ricerca di fotografie e video all’interno della galleria sarà ancora più rapida e intelligente, permettendo di trovare singole foto digitando una frase comune o di recuperare un momento specifico in un clip video e andare direttamente a quella sequenza.

Apple Intelligence: e Siri?
Siri, l’assistente virtuale che tutti conosciamo, acquisterà capacità mai viste finora, diventando sempre più in grado di gestire e anticipare le richieste dell’utente. Una supereroina, potremmo rinominarla, ancora più intelligente, capace e forse consapevole?

Siri subirà, infatti, una trasformazione significativa. L’assistente vocale aggiornato sarà integrato in modo più stretto con l’iPhone e apparirà come una luce pulsante sul bordo del dispositivo. Fornirà un maggiore controllo sulle app, consentendo di chiedere all’assistente vocale di trovare informazioni specifiche all’interno di un’email o persino di mostrare una foto di un amico. In pratica, Siri sarà in grado di porre domande a ChatGPT, sfruttando la potenza dei modelli di OpenAI, ma chiederà il permesso all’utente prima di farlo.
Questo autunno debutterà Siri Interactions, che grazie al machine learning sul chip H2, permetterà ai possessori di AirPods Pro di rispondere a Siri in modo discreto, semplicemente scuotendo la testa, senza bisogno di usare le mani.

Apple Intelligence fa scacco matto alla privacy
Lo scacco matto, però, sarà sicuramente il Private Cloud Compute, poiché la privacy rimane una priorità assoluta per la fanbase di Cupertino. Con il Private Cloud Compute, Apple estenderà effettivamente la sicurezza e la privacy dei suoi dispositivi nel cloud, garantendo che i dati personali degli utenti non siano accessibili a nessun altro oltre che all’utente, nemmeno ad Apple.

Intelligenza Artificiale: un mondo in continua evoluzione
CUPERTINO (CALIFORNIA) – È il giorno successivo al lancio di Apple Intelligence e Apple ha registrato un notevole aumento, con un balzo del 5% all’apertura, portando la società a superare ampiamente i 3 trilioni di capitalizzazione e a contendersi il primato di Wall Street.
Quello dell’intelligenza artificiale è considerato uno dei mercati più promettenti e in crescita degli ultimi anni. Indubbiamente, stiamo parlando di uno dei settori con un enorme potenziale di crescita e con investimenti significativi da parte di aziende, investitori e governi in tutto il mondo, caratterizzato da una crescente domanda in numerosi settori dell’economia globale.

Negli ultimi anni, l’Italia ha visto un aumento significativo negli investimenti delle aziende verso la digitalizzazione. Questo trend non solo riflette una risposta alle sfide globali come la pandemia di COVID-19, ma anche una consapevolezza crescente dell’importanza di adottare tecnologie digitali per migliorare l’efficienza operativa, espandere i mercati e rimanere competitivi a livello internazionale.
Le aziende italiane stanno adottando una vasta gamma di soluzioni digitali per trasformare e potenziare il proprio business: questo può includere l’implementazione di software e piattaforme per la gestione digitale dei processi aziendali, l’adozione di strumenti di analisi dei dati per migliorare la precisione delle previsioni e delle decisioni strategiche, nonché l’espansione delle capacità di e-commerce per raggiungere nuovi clienti e mercati.

In particolare, le aziende stanno investendo in: Internet of things (IoT), Intelligenza Artificiale (AI), blockchain e cloud computing per ottimizzare la produzione, migliorare l’esperienza del cliente e ridurre i costi operativi.
Questa trasformazione digitale non riguarda solo l’adozione di nuove tecnologie, ma anche la trasformazione culturale e organizzativa all’interno delle aziende. Molte stanno investendo nella formazione del personale per garantire che i dipendenti possano utilizzare efficacemente le nuove tecnologie e sfruttare appieno i vantaggi che queste offrono.
Ci troviamo innegabilmente davanti ad un cambiamento cruciale che mira verso la modernizzazione e l’innovazione, grazie all’ausilio delle logiche di Intelligenza Artificiale.

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